Puntatona natalizia dove si scoprono cose come l’Odissea in prosa, la voglia di fare libri a mano, e l’NFC mancato
Prima di parlare della rivoluzione del web ai tempi dell’intelligenza artificiale parliamo dell’home-office di Antonio. Ma voi lo sapevate che Riccardo ha cambiato la vita di Antonio? No? Neanche Riccardo. Però ormai il piccolo studio di Antonio è costruito a immagine e somiglianza di quello di Riccardo. Son cose che capitano anche queste.
E poi parliamo della rivoluzione del web. Altro che software che mangia il mondo. In realtà il problema è l’intelligenza artificiale che si mangerà tutto, a partire dal web. Crudo e senza neanche condirlo. Perché il web è pieno di cose scritte, e adesso saremo sommersi da quelle tirate fuori a nastro dall’AI. La scrittura di contorno verrà schiacciata e noi ne vedremo delle belle.
Mica è finita: anche questa è una puntata ricca, come al solito. Alla fine dell’anno gli altri podcast fanno previsioni, raccontano le cose successe e quelle che faranno, e in generale si parla di feste e di relax. Ci si vuole bene. Noi invece no, neanche per sogno, maledetti Toscani che non siamo altri. Sembra un lunedì qualunque. Quindi, si parla di giornali che fanno i furbetti pubblicando le foto prese dalla rete e di troll delle immagini che raccattano soldi minacciando cause ai siti che pubblicano la jpg sbagliata.
Si parla anche di motori di ricerca. E delle penalizzazioni che il loro strapotere ha portato a tutti i siti. Ma siamo anche usciti dalla nostra bolla tecnologica e Antonio ha parlato della sua cartolina Mostly Happy New Year per i lettori del suo sito (ma la potete prendere anche voi qui, se volete) con l’idea poi di fare anche un libro tutto a mano, perché no. La cartolina è bella, però, e ve la spedisce lui a mano con tanto di francobollo e tutto il resto.
Ovviamente abbiamo parlato di Elon Musk (come evitarlo?), che sta mettendo sul piatto dei problemi enormi come la privacy, il tracking degli utenti e la loro libertà di espressione, ma in modo assolutamente idiota.
Ci sono poi i libri, argomento di cui si parla sempre volentieri da queste parti: Riccardo ha finito quello sullo storytelling e sta leggendo Human Hacking pubblicato da Apogeo, un manuale sull’ingegneria sociale. Abbiamo citato Cime tempestose di Emily Brontë, morta a quanto pare assieme alle due sorelle (e al fratello) per via della falda inquinata dal vicino cimitero del loro piccolo paese nella provincia inglese dove vivevano.
Invece, quell’episodio della caccia alle streghe di Salem a cui fa riferimento Riccardo <a href=“https://www.vice.com/it/article/nz3ygx/studio-su-streghe-e-lsd" target="_blank" rel=“nofollow noopener”>forse è questo (ma più probabilmente un’altra cosa che non ci ricordiamo). Riccardo poi ha tirato fuori dal cilindro anche Morti favolose degli antichi di Dino Baldi, libro spettacolare sui casi di morte più ammirevoli, impressionanti ed esemplari tratti dall’antichità greca e latina.
Antonio invece ha scovato una collana che adesso adora: i libri della Penguin Classic formato “telato” (anzi, “clothbound”) creati da Coralie Bickford-Smith, una designer britannica spettacolare e talentuosa, e vorrebbe quasi quasi fare il libro con gli estratti della sua newsletter usando questo tipo di legatura e copertina, ma facendo tutti a mano. Artigianato estremo: dopo la tastiera di Riccardo, potremmo veder arrivare anche il libro di Antonio, insomma. Si prospettano tempi non brevi.
Tra l’altro, Antonio in questi giorni ha letto Breakfast at Tiffany’s di Truman Capote, che è un libro semplicemente spettacolare, facile da leggere anche in inglese e molto più moderno di quanto non potremmo pensare. E attenzione, attenzione, per leggerlo si è dovuto fare gli occhiali da lettura (ci teneva a farvelo sapere).
Finiamo parlando di serie da vedere (Wednesday su Netflix) la serie di film di Harry Potter (Riccardo vuol leggere i libri, adesso), la traduzione italiana di Cime tempestose e dell’Odissea di Blackie Edizioni. Quest’ultima una edizione in prosa arricchita di infografiche e saggi, e soprattutto molto leggibile. Spunto per parlare, a proposito di opere classiche, di un fumetto meraviglioso di Magnus, i Briganti. Con quest’opera Magnus ha tradotto e ambientato in un retrofuturo fantascientifico alla Flash Gordon di Alex Raymond un classico della letteratura cinese, Shui hu chuan. Che tradotto vuol dire proprio I briganti (pensa alle volte te le combinazioni).
Ultima cosa, c’è un altro ordine fatto da Riccardo di cose da comprare per corrispondenza in Giappone, a partire da Panzer Dragoon Saga per Sega Saturn, che forse Antonio ha in versione europea e forse no. Ma se ne riparla l’anno prossimo.
Intanto, buon Natale e Happy New Year. Mostly.
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