Fare lezione stanca, ma anche scrivere: eppure la creatività non si esaurisce mai. E poi un giro di tavolo sui social, tra quelli che ci piacciono e quelli che anche no.
Siete pronti? Perché nei prossimi 46 minuti sarà un vero ottovolante di temi, libri e ragionamenti vari.
Intanto, Riccardo è da solo a casa (niente di grave, ma la sua ragazza è bloccata dai genitori con il Covid) e lui può realizzare quel sogno di fare l’eremita cittadino che coltiva da anni. Antonio invece è bello brasato dopo due settimane di lezioni fatte a un corso serale 18-22: insegnare stanca.
Anche per questo si parla di sforzo fisico e sforzo di creatività: il lavoro di scrittura e l’importanza di “avere una voce” più che di essere tecnicamente esperti. Tante idee, forse un po' troppe, ma decisamente interessanti.
Riccardo, poi, ce l’ha con Youtube (e come dargli torto), mentre Antonio cerca di spiegare il suo punto di vista su Twitter, che usa in modo molto basico ma comunque ha un’opinione. Tuttavia Antonio, seguendo la filosofia di riportare le sue parole disperse dentro il recinto del suo sito, con un paio di ricette su IFTT salva una copia di tutto il suo flusso Twitter e Instagram su Dropbox. Sono cose di cui poi non se ne farà mai niente, sia chiaro, però l’idea è buona.
Poi c’è anche da ragionare un po' sull’identità digitale: da questo punto di vista Riccardo ha la vista lunga: il futuro è peer-to-peer. Antonio invece è ancora sotto shock perché i suoi studenti sono tutti nati dopo il Duemila. Un po' fa impressione invecchiare, ammettiamolo.
Sarà per questo che, tra qualche protesta, lamentazione e commento inacidito, i nostri due ladri di tè alla loro ormai venerandissima età somigliano sempre più a Statler e Waldorf, i due vecchietti del Muppet Show. Anche fisicamente? Un po' sì, dai.
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