Episodio 33
L'abbigliamento termico, il pane in casa e la poesia angloamericana.
Viaggio veloce attraverso modi differenti di pensare i libri, le app per la radio e le traduzioni dei libri.
D’estate nelle località balneari non si trovano più libri, sarà per questo che ci piacciono tanto?
Uno rientra dall'Asia e l'altro dalla montagna, ma i nostri ragazzi ci regalano ancora un'altra puntata prima della pausa estiva!
Questi ragazzi sono diventati ormai due persone anziane che d'estate agognano il fresco e il silenzio della montagna. Ma non solo!
Praticamente già in vacanza, i nostri pianificano i viaggi e le letture di quest'estate.
In ritardo ma con un prodotto invidiabile, no? Due famosi ladri di tè che fanno flanella online, cosa volete di più
Episodio bello movimentato, anche perché (forse) un po' l'abbiamo accelerato. Ma dopotutto, chi non lo fa?
Questa volta abbiamo capito tutto: Cime tempestose è come leggere Dostoevskij, e altre amenità sulla fotografia.
Potevano diventare due vecchi scemi che giocano al Dreamcast davanti al CRT, ma per fortuna abitano in città diverse.
Puntatona natalizia dove si scoprono cose come l'Odissea in prosa, la voglia di fare libri a mano, e l'NFC mancato.
Sembrano i due vecchietti del Muppet Show ma c'è del metodo nella loro apparente follia. Forse.
La strana coppia dei famosi ladri di tè è tornata più in gamba che mai, a parte gli acciacchi.
Siamo tornati: con microfoni nuovi, consapevolezze inedite e soprattutto libri da consigliare.
Un regalo prima dell'estate: una nuova puntata XL di Tilde. E dopo l'estate si ricomincia, ovviamente.
La spiegazione passo passo di come si fa a fare una chicca come quella che avete sentito la settimana scorsa e qualche buon libro da leggere per l'estate.
Vi avevamo detto che avevamo in mente qualcosa di particolare per la fine della prima stagione. E ci siamo riusciti. L'AI ha condotto la puntata e ci ha anche intervistato.
Il nuovo iMac M1 di Apple, un lungo ragionamento sulla conservazione della cultura e della nostra eredità digitale e poi i nostri due doppelgänger.
È arrivato il momento di approfondire la creativà degli artisti, i fumetti di Osamu Tezuka, gli AirTag di Apple e le marchette, accidenti a loro.
Una puntata giocherellona, tutto sommato. Puliamo i social, anticipiamo l'evento Apple, viviamo nei libri e diamo la colpa di tutto a Bitcoin.
C'è la coda dell'inverno e ci fa freddino, ma non ci fermiamo. Impavidi parliamo di Wix, WordPress, carne sintetica e della regina Vittoria.
Puntata intensa perché si parla di un sacco di cose: libri, bitcoin, NFT e qualche considerazione sulla vita e sulla morte.
Puntata corta ma densa, perché un po' questo lockdown lo stiamo soffrendo e ci siamo chiesti: dove potremmo scappare? Antonio in montagna e Riccardo al mare.
È stato un periodo intenso ma siamo di nuovo qui carichi come non mai. Nuovi libri, nuove idee e tante chiacchiere.
Nella nona puntata di tilde podcast: le ragazze, il motorino, la Fiorentina, il Commodore 64. E le ragazze un altro paio di volte.
Sembra una puntata fatta con i piedi, ma in realtà parliamo anche d'altro: Tarzan, le cripto, Clubhouse e Corrado Augias che risponde al phishing.
Ma perché parliamo sempre così tanto di libri? Una spiegazione è che con il lockdown, non ci resta che leggere. O pensare al futuro di Internet.
Volevamo fare una puntata rapida e asciutta, e invece ci potremmo riempire un volume della Treccani. Mettetevi comodi, non saremo brevi.
Da Norah Jones a Morgan. Abbiamo parlato di qualunque cosa, incluso il compleanno di Antonio, il grande piano di fuga di Riccardo, e persino una parola nuova che ci siamo inventati.
Da Sega alla Sindrome di Stendhal nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, questo Natale è l’occasione per parlare di regali, videogiochi e sperimentazioni lisergiche.
Armati di nuovi vecchi microfoni e trasportati dall’endorfina, parliamo di Linux, why not, e della società dello spettacolo di Guy Debord (ma ovviamente non solo).
Dopo l'imbarazzo dell'esordio, la divisione dei compiti è chiara: parliamo entrambi, poi Riccardo fa il montaggio audio e Antonio scrive qualche testo un po' situazionista.
Ci siamo, ecco l'esordio. Ne abbiamo parlato, ci siamo scritti, abbiamo fatto videochat, ma alla fine la cosa più semplice è stata mettersi davanti al microfono e iniziare a parlare.