Episodio 18
La spiegazione passo passo di come si fa a fare una chicca come quella che avete sentito la settimana scorsa e qualche buon libro da leggere per l'estate.
La spiegazione passo passo di come si fa a fare una chicca come quella che avete sentito la settimana scorsa e qualche buon libro da leggere per l'estate.
Vi avevamo detto che avevamo in mente qualcosa di particolare per la fine della prima stagione. E ci siamo riusciti. L'AI ha condotto la puntata e ci ha anche intervistato.
Il nuovo iMac M1 di Apple, un lungo ragionamento sulla conservazione della cultura e della nostra eredità digitale e poi i nostri due doppelgänger.
È arrivato il momento di approfondire la creativà degli artisti, i fumetti di Osamu Tezuka, gli AirTag di Apple e le marchette, accidenti a loro.
Una puntata giocherellona, tutto sommato. Puliamo i social, anticipiamo l'evento Apple, viviamo nei libri e diamo la colpa di tutto a Bitcoin.
C'è la coda dell'inverno e ci fa freddino, ma non ci fermiamo. Impavidi parliamo di Wix, WordPress, carne sintetica e della regina Vittoria.
Puntata intensa perché si parla di un sacco di cose: libri, bitcoin, NFT e qualche considerazione sulla vita e sulla morte.
Puntata corta ma densa, perché un po' questo lockdown lo stiamo soffrendo e ci siamo chiesti: dove potremmo scappare? Antonio in montagna e Riccardo al mare.
È stato un periodo intenso ma siamo di nuovo qui carichi come non mai. Nuovi libri, nuove idee e tante chiacchiere.
Nella nona puntata di tilde podcast: le ragazze, il motorino, la Fiorentina, il Commodore 64. E le ragazze un altro paio di volte.
Sembra una puntata fatta con i piedi, ma in realtà parliamo anche d'altro: Tarzan, le cripto, Clubhouse e Corrado Augias che risponde al phishing.
Ma perché parliamo sempre così tanto di libri? Una spiegazione è che con il lockdown, non ci resta che leggere. O pensare al futuro di Internet.
Volevamo fare una puntata rapida e asciutta, e invece ci potremmo riempire un volume della Treccani. Mettetevi comodi, non saremo brevi.
Da Norah Jones a Morgan. Abbiamo parlato di qualunque cosa, incluso il compleanno di Antonio, il grande piano di fuga di Riccardo, e persino una parola nuova che ci siamo inventati.
Da Sega alla Sindrome di Stendhal nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, questo Natale è l’occasione per parlare di regali, videogiochi e sperimentazioni lisergiche.
Armati di nuovi vecchi microfoni e trasportati dall’endorfina, parliamo di Linux, why not, e della società dello spettacolo di Guy Debord (ma ovviamente non solo).
Dopo l'imbarazzo dell'esordio, la divisione dei compiti è chiara: parliamo entrambi, poi Riccardo fa il montaggio audio e Antonio scrive qualche testo un po' situazionista.
Ci siamo, ecco l'esordio. Ne abbiamo parlato, ci siamo scritti, abbiamo fatto videochat, ma alla fine la cosa più semplice è stata mettersi davanti al microfono e iniziare a parlare.